Papere e gattini razzisti per Trump 2024
Elettorale americana La fake news virale sui migranti haitiani che mangiano animali domestici in Ohio, condivisa anche da Elon Musk e JD Vance
Elettorale americana La fake news virale sui migranti haitiani che mangiano animali domestici in Ohio, condivisa anche da Elon Musk e JD Vance
Da qualche giorno negli Stati uniti sta circolando una teoria piuttosto bizzarra e decisamente razzista: a Springfield, una cittadina nell’Ohio, le persone di origine haitiana starebbero rubando e mangiando gatti, anatre e oche. A diffonderla sono stati in primo luogo influencer di estrema destra, seguiti a ruota dal candidato vicepresidente JD Vance, da Elon Musk (ormai sempre più megafono della destra trumpiana) e dal Partito repubblicano.
Su X, in particolare, sono diventate virali una serie di immagini generate con l’intelligenza artificiale in cui Donald Trump protegge gattini e anatre da orde minacciose di persone nere. In altre illustrazioni si vedono gli animali con cartelloni che recitano Cat Lives Matter o Ducks for Trump 2024. Altri utenti hanno scritto che la vicenda è soltanto un antipasto di quello che potrebbe succedere su scala nazionale se dovesse vincere la candidata democratica Kamala Harris.
IL TREND È STATO cavalcato anche dall’account ufficiale dei membri repubblicani della commissione giustizia della Camera, che hanno pubblicato un’illustrazione di Trump che abbraccia un’anatra e un gattino con la didascalia «proteggiamo le nostre anatre e i nostri gattini in Ohio!». Il tweet è stato poi rilanciato da Musk, che l’ha accompagnato con un’emoji che sorride e tre cuoricini. Dal canto suo, JD Vance ha parlato di «animali rapiti e mangiati da persone che non dovrebbero essere in questo paese». Una newsletter della campagna di Trump ha dato per buona la storia dei «migranti che avrebbero ‘decapitato anatre’ e dato la caccia ad animali domestici per mangiarli».
LA TEORIA in questione ha iniziato a prendere quota nel fine settimana, quando alcuni influencer trumpiani – su tutti Ian Miles Cheong e Charlie Kirk – hanno rilanciato su X la notizia dell’arresto di Allexis Telia Ferrell, una donna accusata di aver ucciso e mangiato un gatto in una zona residenziale di fronte a diverse persone. Nel farlo hanno però aggiunto dettagli inventati di sana pianta. Anzitutto, il luogo dell’avvenimento è stato spostato da Canton a Springfield; entrambe le città si trovano in Ohio, ma distano 270 chilometri l’una dall’altra. Hanno poi scritto che la donna è di origine haitiane, mentre in realtà è una cittadina statunitense.
Il riferimento ad Haiti e Springfield non è causale. È da qualche tempo che la destra statunitense ha preso di mira la cittadina, descrivendola come una sorta di paradiso perduto devastato dall’immigrazione e dalla criminalità. Dalla pandemia a oggi, Springfield ha effettivamente visto un grande influsso di persone migranti da Haiti – tra le 15mila e le 20mila secondo le stime ufficiali, su una popolazione di 60mila residenti censiti. Molte sono arrivate grazie a un programma speciale promosso dall’amministrazione Biden, volta ad accogliere le persone che scappavano dalla violenza causata dalla guerra tra gang.
UN ALTRO INNESCO è arrivato da resoconti informali e non confermati, circolati sui gruppi Facebook locali di Springfield. Secondo alcuni post, le persone di origine haitiana avrebbero rapito e cercato di mangiare i gatti di alcuni cittadini. Queste dicerie sono state ripetute da un residente durante la seduta municipale del 27 agosto 2024, per poi essere amplificate da un articolo del tabloid britannico Daily Mail.
Da lì in poi la teoria ha iniziato a vivere di vita propria, sebbene sia completamente falsa. La polizia di Springfield ha comunicato di non aver ricevuto «alcuna segnalazione di animali rubati o mangiati (da esseri umani)». Anche Karen Graves, la portavoce del municipio della città, ha confermato che «non esistono segnalazioni credibili di animali maltrattati o abusati da persone che fanno parte della comunità immigrata».
Nonostante ciò, i repubblicani non si sono fatti alcun problema nel promuovere una teoria del tutto infondata a fini elettorali. E com’è già successo più volte durante questa campagna, hanno utilizzato l’intelligenza artificiale generativa per diffondere più agevolmente messaggi xenofobi e per screditare i propri avversari politici.
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