L’annuncio dello stato di emergenza davanti alla Casa bianca è stato bizzarro e indicativo. Dalla sfilata di direttori d’azienda messi davanti alle telecamere è stato chiaro che nella versione di Trump l’emergenza sarebbe gestita dalla camera di commercio. I manager di case farmaceutiche e catene di distribuzione erano stati convocati per assicurare che le loro società avrebbero garantito i servizi necessari in una «grande partnership pubblico-privata». L’eufemismo è fin troppo familiare nel paese che affronta la pandemia senza una rete di salute pubblica. La sensazione netta invece continua ad essere quella di sbando e improvvisazione. In assenza di direttive precise...