Pacchi insanguinati alle ambasciate
Crisi Ucraina Stavolta non contengono ordigni incendiari ma «occhi di animali», e sono stati ricevuti dalle ambasciate dell’Ucraina in Ungheria, nei Paesi bassi, in Croazia e in Italia
Crisi Ucraina Stavolta non contengono ordigni incendiari ma «occhi di animali», e sono stati ricevuti dalle ambasciate dell’Ucraina in Ungheria, nei Paesi bassi, in Croazia e in Italia
Dopo i sei pacchi incendiari inviati alle istituzioni spagnole impegnate nel sostegno militare all’Ucraina – fra cui uno all’ambasciata di Kiev a Madrid, dove un dipendente è rimasto ferito – , ieri il portavoce del ministero degli Esteri ucraino Oleh Nikolenko ha denunciato l’invio di ulteriori pacchi.
Stavolta contengono «occhi di animali», e sono stati ricevuti dalle ambasciate dell’Ucraina in Ungheria, nei Paesi bassi, in Croazia e in Italia. Oltre che dai consolati presenti a Napoli, Cracovia e Brno, nella Repubblica Ceca. «Stiamo studiando il significato del messaggio» dei «pacchi insanguinati», ha affermato Nikolenko, che ha anche riportato un messaggio del ministro degli Esteri Dmytro Kuleba: «Abbiamo ragione di credere che sia in corso una campagna terroristica e intimidatoria ben pianificata, rivolta alle ambasciate e i consolati ucraini».
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