I giornalisti presenti ieri a Doha dicono di aver respirato un’aria più ottimista del previsto, per lo meno migliore di quella di giovedì quando si è aperto il tanto atteso tavolo negoziale per il cessate il fuoco a Gaza e lo scambio di prigionieri israeliani e palestinesi. DI DETTAGLI non ne sono emersi, di certo si sa quello che i mediatori – Egitto, Qatar e Stati uniti – hanno affidato alla nota congiunta che ha concluso la due giorni: dialogo «serio e costruttivo», «atmosfera positiva», «minori distanze» tra le posizioni delle due parti, Hamas e Israele. Sul tavolo c’è la...