Viktor Orbán ritorna al punto di partenza: dare via libera agli aiuti europei all’Ucraina a condizione di spacchettarli in diverse tranche da approvare di anno in anno. Il nuovo anno per l’Ue si apre all’insegna dell’ennesimo ricatto del premier ungherese, deciso a proseguire la battaglia sull’assistenza finanziaria a Kiev al centro del prossimo vertice straordinario del 1 febbraio, convocato dopo la débâcle del summit di dicembre quando il bastian contrario d’Europa aveva fatto saltare l’intesa sui 50 miliardi di aiuti proposti dalla Commissione nel quadro della revisione del bilancio europeo. Non proprio un segnale di distensione quello che arriva da...