Lui nega risolutamente. «Non sono stato io. Anzi io i neri li faccio pure lavorare». Ma la sua pare una versione disperata. Antonio Pontoriero si è difeso negando ogni addebito davanti agli inquirenti di Vibo che l’hanno torchiato per sette ore. A complicare la sua posizione le conversazioni (intercettate) dei familiari. Che intanto cercavano un «giornalista buono» per placare l’eco mediatica. Pontoriero respinge ogni responsabilità sulla morte di Soumayla Sacko. A suo dire, si sarebbe trovato nella zona dell’ex fornace all’ora dell’omicidio per puro caso. Il gip Gabriella Lupoli non ha convalidato il fermo. Ma ha contestualmente emesso un’ordinanza di...