Mollato dall’ex fedele alleata Angela Merkel, assediato da chi ha dichiarato guerra al dumping fiscale, ma anche messo spalle al muro sul fronte interno, dove due anni prima delle elezioni politiche a crescere sono anzitutto i sovranisti del cartello «Non un cent all’Italia». A Bruxelles il premier olandese Mark Rutte combatte la battaglia per la sopravvivenza personale, prima ancora della partita per assicurare ai Paesi Bassi la leadership della Nuova Lega Anseatica e dei “frugali”. Sul suo tavolo – assai più leggibile del piano sul «Recovery Fund all’unanimità» – spicca il sondaggio di inizio luglio dell’istituto Peil che fotografa il...