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l comune di Den Haag (L’Aia) vieta la pubblicità fossile nel proprio territorio

l comune di Den Haag (L’Aia) vieta la pubblicità fossile nel proprio territorioDen Haag – Ap

Paesi Bassi Altri comuni sono pronti a seguirlo. Amsterdam nel 2021 ha messo al bando gli spot inquinanti ma solo nelle stazioni della metro

Pubblicato 20 minuti faEdizione del 10 ottobre 2024

Niente più pubblicità per i prodotti e i servizi alimentati con i combustibili fossili nelle strade della città di Den Haag (L’Aia) nei Paesi Bassi a partire dall’anno prossimo. È questa la storica decisione adottata dal consiglio comunale della città che, il 12 settembre, ha approvato a maggioranza la mozione presentata dai tre rappresentanti dell’ambientalista PvdD (Partito per gli animali), rendendo Den Haag il primo comune al mondo a vietare ogni pubblicità legata ai combustibili fossili. Non solo quelle di prodotti come le automobili ma anche quelle di servizi come i viaggi in aereo o le crociere. Il divieto avrà effetto a partire dal 1 gennaio 2025: a partire da quella data, ogni cartello o insegna pubblicitaria di prodotti o servizi legati ai combustibili fossili sulle strade cittadine dovrà sparire entro 4 mesi.

PIENA SODDISFAZIONE E’ STATA ESPRESSA dai consiglieri del partito ambientalista, che al parlamento nazionale alle elezioni dello scorso novembre è riuscito a far eleggere 3 deputati e che in Europa alle elezioni del 9 giugno ha portato un europarlamentare nelle fila del gruppo della Sinistra Europea. «Den Haag sarà la prima città nel mondo a mettere fuori legge per davvero la pubblicità fossile. Questo è un importante segnale che l’amministrazione locale sta mandando: dobbiamo sbarazzarci della nostra dipendenza dai combustibili fossili», ha detto la consigliera Leonie Gerritsen, che ha aggiunto: «La città di Den Haag vuole raggiungere la neutralità climatica entro il 2030. Non ha senso quindi permettere la pubblicità di prodotti dell’industria fossile». La decisione del consiglio comunale di Den Haag ha suscitato commenti entusiasti anche da parte delle associazioni ambientaliste, a partire da Reclame Fossielvrij (Pubblicità libera dal fossile): «Den Haag sta dimostrando di avere il coraggio necessario per affrontare la crisi climatica», ha detto Femke Sleegers, coordinatrice di Reclame Fossielvrij. «Se vogliamo fare a meno dei combustibili fossili, dobbiamo fermare la pubblicità che ne incentiva l’uso. La sua decisione può avere un effetto valanga». È arrivata, infatti, mentre anche altre municipalità sono impegnate in discussioni per decidere come mettere fuori legge la pubblicità dell’industria fossile.

DAL 2021, ALL’INTERNO DELLE STAZIONI della metropolitana di Amsterdam, sono vietati cartelli che promuovono la vendita di beni o servizi relativi ai combustibili fossili dopo l’approvazione in consiglio comunale di un’apposita mozione. A ispirarla a suo tempo la lettera firmata da oltre cinquanta organizzazioni della società civile per il divieto di messaggi pubblicitari non in linea con la politica ambientale dell’amministrazione. Dopo Amsterdam è arrivata ora la decisione del consiglio comunale di Den Haag che potrà fungere da punto di riferimento per amministrazioni come quella di Tilburg o di Zwolle, rispettivamente al sud e al centro dei Paesi Bassi, impegnate in discussioni analoghe a quelle che hanno preceduto la scelta di Den Haag. La cui decisione di mettere al bando gli spot fossili è perfettamente in linea con le parole del Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres dello scorso 5 giugno, che in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente ha esortato i «governi a vietare la pubblicità delle aziende responsabili della crisi climatica» e sollecitato «i media e le aziende tecnologiche a smettere di accettare pubblicità dai produttori di combustibili fossili».

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