L’opposizione in Liguria annuncia battaglia in vista del voto previsto per oggi in consiglio regionale sul mutuo da 57 milioni (il 4% del totale) a garanzia della realizzazione e del completamento del secondo lotto della nuova diga foranea di Genova.
Le minoranze hanno presentato un emendamento abrogativo. La vicenda giudiziaria che ha travolto porto e Regione pesa: l’indagine della Gdf potrebbe bloccare i lavori, ma c’è chi paventa una notevole perdita economica, chi sospetta che questo atto amministrativo vada ancora una volta a soddisfare gli appetiti di privati imprenditori.

Il commissario per la ricostruzione e sindaco di Genova Marco Bucci definisce «assolutamente necessario che venga completato il finanziamento di 350 milioni al cui ammontare manca ancora l’ultima parte – pari a 57 milioni – a carico di Regione Liguria, a garanzia della realizzazione e del completamento del secondo lotto». La diga, insiste Bucci, «è opera fondamentale per Genova e per l’intero Paese». La grande diga di Genova che dovrà essere realizzata dal consorzio Pergenova Breakwater (WeBuild al 40%, Fincantieri, Fincosit e Sifra) è considerata, con i suoi 1,3 miliardi di investimento, uno dei progetti strategici del Pnrr. Il no delle opposizioni (Pd e M5s in testa) è assicurato, mentre la maggioranza di centrodestra si è testata ieri pomeriggio in commissione mostrando compattezza. Il 24 maggio alla presenza di Salvini è prevista la posa del primo cassone.