Il «Mare di dolore» sono occhi scuri in primissimo piano e storie sempre uguali che si ripetono: dolore, violenza, traumi, morte, guerra. La fuga in un viaggio che costa migliaia di dollari e di cui non si conosce la fine. Hamid, afghano, ha visto morire entrambi i genitori con una pallottola in mezzo alla testa sparata dai soldati americani – «Volevano farmi tacere, gridavo troppo, poi son scappato» racconta in italiano. Amadou per arrivare dalla Guinea in Italia ci ha messo tre mesi perduto nel deserto attraversato senz’acqua, picchiato insieme agli altri dagli arabi traghettatori, l’incubo di finire nelle prigioni...