Mettere fine «il più presto possibile» alla dipendenza dalle energie fossili russe ed evitare, nel breve periodo, di subire eventuali ricatti di Mosca, come è già successo a Polonia e Bulgaria (gas) e Finlandia (elettricità): ieri, la Commissione – che si appresterebbe a sospendere per un altro anno il Patto di stabilità – ha presentato il piano RePowerEu, con investimenti previsti di quasi 300 miliardi nei prossimi 5 anni, che naviga tra due necessità, l’emergenza energetica e l’emergenza climatica. Rispondere alla prima, protestano gli ecologisti, significa mettere a rischio la seconda. La Ue dipende ancora del 26% di importazioni dalla...