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Notti di tensione, ordigni e molotov: New Ira o lealisti?

Notti di tensione, ordigni e molotov: New Ira o lealisti?Un murales a Belfast – LaPresse

Irlanda del Nord Mentre cresce il dibattito post-Brexit su una possibile riunificazione all'Irlanda, Belfast e le città nordirlandesi sono attraversate da un'escalation di violenze, dai movimenti lealisti alla dissidenza repubblicana

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 15 luglio 2018

Nella notte di ieri, a West Belfast, due congegni esplosivi sono stati lanciati contro le abitazioni di Gerry Adams e Bobby Storey, uno dei leader storici dell’Ira. Due nipoti di Adams giocavano sul vialetto davanti all’abitazione, proprio qualche minuto prima.

Secondo la polizia si è trattato di marchingegni potenzialmente molto pericolosi, ma non si è in grado di capire se la matrice sia lealista o se vada ricercata nel mondo della dissidenza repubblicana. Congegni di fattura simile sono utilizzati sia dalla Uvf, sia dalla cosiddetta New Ira.

Im mattinata Adams ha fatto un appello alla calma, invitando i colpevoli o chi li rappresenta ad «avere il fegato» di contattarlo direttamente. Nonostante abbia affermato che i responsabili siano contrari al cambiamento, non si è sbilanciato sulla loro appartenenza. Tuttavia nella notte, parlando di «atti disperati di gruppi sempre più disperati e irrelevanti», un comunicato di Sinn Féin aveva dato a intendere che potesse trattarsi di dissidenti repubblicani.

Sui social si fa invece strada il sospetto di un coinvolgimento dei servizi segreti inglesi per inquinare le acque. Siamo in un periodo di estrema incertezza sul futuro status dell’Irlanda del Nord post-Brexit; e anche nella Repubblica è da mesi in corso il dibattito sulla riunificazione delle due Irlande.

Una prospettiva a cui si oppongono con forza i lealisti, come dimostrato l’enorme partecipazione alle parate del 12 luglio. Nei giorni passati, principalmente a East Belfast, paramilitari si sono resi protagonisti di gravi scene di guerriglia.

L’Uvf ha orchestrato il sequestro di ben 13 auto, poi bruciate da uomini dal volto coperto, così da bloccare il traffico cittadino e quello nei dintorni dell’aeroporto, sigillato per un’intera ora. Una bomba rudimentale è stata infine lasciata vicino a una stazione di polizia di Garnerville, nei pressi di una scuola elementare.

Nel Bogside, il quartiere nazionalista di Derry, a seguito di una provocatoria parata orangista in centro, giovedì notte gruppi di giovani hanno lanciato 74 molotov, di cui una ha colpito un furgone in corsa sfiorando la tragedia. George Hamilton, capo della polizia, ha parlato ieri del coinvolgimento della New Ira. I suoi uomini hanno risposto ai tumulti con le solite cariche e tornando a utilizzare i famigerati e spesso letali in passato «proiettili di plastica».

Se Adams ha condannato chi, a suo dire, delega ai più giovani le azioni violente, è innegabile che le tensioni da parte repubblicana siano anche una risposta al supporto del suo partito nei confronti della polizia e alla recente richiesta di operare una stretta proprio sui dissidenti.

Saoradh, movimento repubblicano di estrema sinistra, nel ribadire la propria contrarietà a ogni forma di settarismo, e appellandosi, per molti irrealisticamente, all’unità delle classi lavoratrici, ha parlato di attacchi delle «forze della corona» contro la Derry «libera e repubblicana»: «I loro attivisti, intenti a prevenire violenze settarie, sono stati attaccati e dunque costretti ad azioni difensive».

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