La Russia continua ad accusare la Gran Bretagna di aver «diretto e coordinato» il sabotaggio del gasdotto «Nord Stream» e l’attacco alla flotta russa nella base di Sebastopoli.

Secondo il portavoce di Putin, Dimitry Peskov, citato dall’agenzia russa Interfax, si tratterebbe di un «attacco terroristico» orchestrato dai servizi segreti di Sua maestà al quale Mosca darà una risposta non meglio specificata.

«Non si possono lasciare correre tali azioni» ha dichiarato Peskov, «ovviamente penseremo ai nostri prossimi passi, non c’è dubbio su questo». Inoltre, siccome il «Nord stream» è un’infrastruttura energetica non solo russa ma internazionale, il portavoce del Cremlino ha esortato anche gli altri stati a prendere misure in merito.

Dal canto suo il Regno Unito ha ricusato le tesi di Peskov accusando la Russia di «distorcere la realtà». È quanto ha dichiarato il portavoce del neo-premier Rishi Sunak, riprendendo le dichiarazioni del ministro degli Esteri, James Cleverly, secondo il quale «Mosca vuole solo distrarre l’attenzione dai suoi fallimenti sul campo».