Niente partite contro squadre che appartengono a sceicchi o emiri senza rispetto dei diritti umani. Nel silenzio delle istituzioni del pallone – la Fifa rappresenta un’istantanea perfetta sui Mondiali in Qatar con migliaia di migranti deceduti sui cantieri – e pure delle proprietà dei club, le tifoserie iniziano a segnalarsi per scelte di resistenza politica.

L’ultimo caso è legato al test amichevole tra Mainz e Newcastle, in programma tra sei giorni in Austria, con le squadre che sono in rodaggio per il via a Bundesliga e Premier League.

I membri di un gruppo organizzato della tifoseria tedesca, il Supporters Mainz, hanno chiesto alla loro società di cancellare la gara.

E’ indigesta la gara contro il Newcastle, una delle più longeve del calcio inglese, acquistato per oltre 300 milioni di euro qualche mese fa dal Fondo Sovrano Saudita noto come PIF. Giocarci contro – parte degli stessi tifosi dei Magpies si era schierata contro la cessione della società ai sauditi – avrebbe significato offrire un palcoscenico a un club nelle mani di un gruppo di potere che travalica sistematicamente i diritti umani, in particolare delle donne.

IL COMUNICATO della tifoseria chiarisce il concetto: “Il Newcastle United non è solo una squadra di calcio, ma un veicolo per affermare gli interessi di un regime che calpesta i diritti umani e le cui politiche sono diametralmente opposte ai valori del Mainz, in tempi in cui stati autoritari, grandi corporazioni o miliardari si impossessano del calcio internazionale per far valere i propri interessi, non è più possibile separare calcio e politica. L’organizzazione di questa amichevole manda un segnale chiaro, e non è un segnale positivo: il Mainz, in pratica, offre un palcoscenico che legittima l’Arabia Saudita e le sue politiche, e quindi noi vogliamo che questa amichevole sia annullata”.

La dirigenza del Mainz ha deciso di non annullare la partita, ma ci sono stati altri atti di ribellione delle tifoserie contro i club di proprietà di Qatar, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti.

Giorni fa alcuni tifosi di due gruppi organizzati del Watford, club della seconda divisione inglese della famiglia Pozzo (proprietaria dell’Udinese), hanno chiesto al club di annullare l’amichevole con la nazionale qatariota per supportare le rivendicazioni della comunità Lgbt+ e i diritti delle donne.

La dirigenza ha accettato l’istanza del tifo, in campo contro la nazionale araba è andato l’Udinese.