Da febbraio 2023 il petrolio russo non potrà essere venduto ai paesi che aderiscono al price cap. Dal 5 dicembre l’Ue, i paesi del G7 e l’Australia hanno aderito alla scelta di non comprare petrolio dalla Russia a più di 60 dollari al barile.

Il decreto, firmato dal presidente russo Vladimir Putin, che vieta la vendita dell’oro nero a questi paesi, è la prima vera mossa contro le sanzioni imposte dai paesi occidentali. Una mossa che però ha più la forma di uno spauracchio.

La Russia, infatti, esporta poco petrolio verso l’Ue, se non in Ungheria che però è esentata dall’adesione al price cap. Avrebbe tutto un altro peso se la stessa decisione prevista per il petrolio fosse fatta sul gas russo, dal quale dipendono le scorte dell’Ue.