Economia

Niente maxiemendamento, la manovra slitta oltre natale

Niente maxiemendamento, la manovra slitta oltre nataleLa protesta dei medici contro il taglio delle pensioni – Foto Ansa

Legge di Bilancio Il governo è ancora in alto mare sulla modifica alle pensioni dei soli medici, testo bloccato al Senato

Pubblicato 10 mesi faEdizione del 7 dicembre 2023

Altro che «finanziaria approvata in tempi record». Appesi al maxiemendamento che dovrebbe salvare le pensioni dei (soli) medici, slitta di una settimana l’approdo in Senato della legge di Bilancio e si affaccia sempre più concreto il rischio che l’ok definitivo arrivi solo tra Natale e Capodanno. Ci sarà «un leggero spostamento» del calendario, ha spiegato un imbarazzato Ciriani: «C’è la necessità di depositare alcuni emendamenti su alcune questioni molto importanti».

REVISIONE DEI CRITERI di calcolo delle pensioni del personale sanitario a parte, per i quali – ha confermato – «non vi saranno penalizzazioni per le pensioni di vecchiaia» – c’è «la copertura dell’accordo sindacale con le forze armate e di polizia», un fondo aggiuntivo per le Regioni, una rideterminazione dei costi del Ponte sullo Stretto, e investimenti in infrastrutture. Si tratta – protestano le opposizioni – di una nuova manovra. «Siamo in presenza di un addendum che se non riscrive la legge – osserva perfino il capogruppo di Italia Viva Enrico Borghi – sicuramente la modifica in maniera strutturale, serve tempo per approfondire la portata». «La maggioranza, che doveva essere coesa, per la terza volta consecutiva ha spostato la legge di Bilancio in aula», attacca il capogruppo del Pd Francesco Boccia. E il presidente del Senato Ignazio La Russa ironizza «l’ok può arrivare ancora prima del 25 dicembre, ma tutti gli altri giorni lavorativi non sono vietati», rammentando che altri anni si è lavorato anche il 26.

E MENTRE IL SUPERBONUS non smette di far discutere con la maggioranza che si divide sulla proposta di una commissione d’inchiesta, dopo l’ok della commissione bilancio il testo arriva all’esame dell’Assemblea, ma non si va oltre la discussione generale: mancano i pareri del governo e i lavori vengono più volte sospesi. Spunta anche, e fa subito discutere, un emendamento del senatore azzurro Claudio Lotito, che chiede una proroga dei termini già scaduti delle prime due rate della Rottamazione quater. «È l’ennesimo condono», attaccano Pd e M5s chiedendone il ritiro. «È solo una spiegazione tecnico-contabile», replica alle accuse il relatore azzurro Dario Damiani.

Oltre alla modifica del famigerato articolo 33 che taglia la pensione a 700 mila tra dipendenti degli enti locali, medici, sanitari, maestre di asilo e paritarie e degli uffici giudiziari (a forte rischio di incostituzionalità per trattamento diversificato e attacco a diritti acquisiti), il maxi emendamento riguarderà anche gli enti territoriali, con un fondo aggiuntivo per le regioni speciali che hanno avuto una penalizzazione con la delega fiscale (rinnovo delle trattenute Irpef) e un fondo per ristorare le regioni ordinarie per l’aumento dei costi dell’energia; con una diversa strutturazione dei costi per il Ponte sullo Stretto a carico di Stato e Regione.

L’annuncio della modifica sulle pensioni è limitato solo a medici e infermieri. Così «continueranno a penalizzare gli insegnanti e tutti gli altri dipendenti pubblici», denuncia il capogruppo del Pd Francesco Boccia.

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