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«Nelle celle di Guantanamo si invecchia prima»

«Nelle celle di Guantanamo si invecchia prima»FILE - In this June 27, 2006, file photo, reviewed by a U.S. Department of Defense official, U.S. military guards walk within Camp Delta military-run prison, at the Guantanamo Bay U.S. Naval Base, Cuba. A federal judge has turned back an effort to delay an independent medical review for Saudi citizen Mohammed al-Qahtani, held at the Guantanamo Bay detention center who was so badly mistreated in American custody that he cannot be put on trial. (AP Photo/Brennan Linsley, File)

Stati Uniti È quanto emerge dal rapporto di Patrick Hamilton, capo delegazione della Croce rossa per Canada e Stati uniti, dopo la visita al centro di detenzione Usa (in terra cubana)

Pubblicato più di un anno faEdizione del 23 aprile 2023

«Chi è ancora detenuto mostra sintomi di invecchiamento precoce». È un passaggio del rapporto di Patrick Hamilton, capo delegazione della Croce rossa per Canada e Stati uniti, dopo la visita al centro di detenzione Usa (in terra cubana)
di Guantanamo.

Hamilton mancava dal 2003, l’anno dopo l’apertura sotto l’allora presidente Bush. «I bisogni di salute mentale e fisica crescono e sono diventati difficili da gestire – scrive – Chiediamo all’amministrazione Usa e al Congresso di trovare soluzioni adeguate e sostenibili».

A preoccupare è la carenza di cure mediche che avrebbe accelerato, secondo la Croce rossa, l’invecchiamento dei prigionieri,
a oggi circa 30, di cui gran parte mai sottoposti a processo.

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