«Chi è ancora detenuto mostra sintomi di invecchiamento precoce». È un passaggio del rapporto di Patrick Hamilton, capo delegazione della Croce rossa per Canada e Stati uniti, dopo la visita al centro di detenzione Usa (in terra cubana)
di Guantanamo.

Hamilton mancava dal 2003, l’anno dopo l’apertura sotto l’allora presidente Bush. «I bisogni di salute mentale e fisica crescono e sono diventati difficili da gestire – scrive – Chiediamo all’amministrazione Usa e al Congresso di trovare soluzioni adeguate e sostenibili».

A preoccupare è la carenza di cure mediche che avrebbe accelerato, secondo la Croce rossa, l’invecchiamento dei prigionieri,
a oggi circa 30, di cui gran parte mai sottoposti a processo.