C’è una guerra sotterranea e senza esclusione di colpi che si combatte in Asia e soprattutto nel Sudest asiatico. Non è quella contro il coronavirus originatosi tra i banchi del mercato del pesce di Wuhan, ma quella che oppone filocinesi ad anticinesi. Ben più dura di un’emergenza sanitaria, l’espansione cinese nel «giardino di casa» è – per i suoi detrattori – un’epidemia pericolosa, si chiami trappola del debito o dipendenza neo coloniale. Il virus che ha ormai varcato i confini della Cina per arrivare a diffondersi, solo in Asia, dalla Corea del Sud al Giappone e dalla Thailandia al Nepal...