Una processione di donne vestite di nero, un lento cammino verso la spiaggia, fino al mare, per celebrare una cerimonia funebre. Uno sciame sonoro e di silenzi, gesti, una rivisitazione astratta e contemporanea dell’antica tradizione di rituali per rendere omaggio al Mediterraneo, culla di civiltà, luogo di migrazione e naufragi. Un richiamo all’attualità e al lutto in assenza, per ridare dignità a tutte le persone scomparse. È The Last Lamentation, opera video dell’artista Valentina Medda, a cura di Maria Paola Zedda, che è stata proiettata in prima assoluta alla Certosa monumentale di Bologna (per Art City), e da ieri si...