Nel 2022 aumentati i nuovi italiani: +9,7%
Cittadinanza Oltre 133mila persone l'hanno acquisita lo scorso anno
Cittadinanza Oltre 133mila persone l'hanno acquisita lo scorso anno
Sono tornate a crescere le acquisizioni di cittadinanza italiana: nel 2022 hanno segnato un più 9,7% rispetto all’anno precedente. In termini assoluti si tratta di 133.236 persone (50,9% donne e 49,1% uomini). Quasi il doppio del minimo storico registrato nell’ultimo decennio nel 2012, 65.383 nuovi italiani, ma anche molto meno del picco toccato nel 2016, quando furono 201.591. Sono gli ultimi dati Istat ed Eurostat elaborati dalla Fondazione Ismu (Iniziative e studi sulla multietnicità). In media è diventato italiano uno straniero ogni 38 residenti.
La comparazione a livello europeo mostra come l’Italia si collochi al nono posto tra i 27 paesi dell’Unione. Dati che smontano la narrazione usata più volte dalle destre per negare l’urgenza dello ius soli. Per esempio Matteo Salvini il 24 marzo 2019: «Ius soli? Non se ne parla. L’Italia è già oggi il Paese che concede più cittadinanze ogni anno, non serve una nuova legge». E invece ad aprire la classifica europea è la Svezia, seguita dai Paesi Bassi e dalla Romania. Rispettivamente riconoscono la cittadinanza a uno straniero ogni 10 residenti, uno ogni 19 e uno ogni 22.
Interessanti le provenienze dei nuovi italiani: albanese (22.493), marocchina (16.588), rumena (9.435), brasiliana (5.460), bangladesha (5.116), indiana (4.489), pakistana (4.410), argentina (3.669, più del doppio rispetto al 2020), moldava (3.633) ed egiziana (3.531). I numeri relativi ai due paesi sudamericani riflettono la possibilità di naturalizzarsi grazie alla presenza di avi italiani nell’albero genealogico, dunque per ius sanguinis: sono quasi il 7% del totale.
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