Emerge a pagina 52 dell’ultimo rapporto del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, reso noto pochi giorni fa (e sul sito web ufficiale) la tabella azzurra allegata alla voce «Spese per la Difesa» che rivela non solo la percentuale del pil impegnata da ogni singolo Paese membro per la sicurezza comune ma anche quanti di questi soldi finiscono effettivamente in armi. Classifica tutt’altro che scontata: nonostante l’Italia venga tirata per le orecchie da Washington perché come la maggioranza dei Paesi Nato risulta ancora lontana dal target del 2% del pil per la difesa, potendo vantare “appena” l’1,47%, la sua spesa...