Mentre il gotha di Kiev si trova in Germania a caccia di fondi per la ricostruzione, sul fronte est ucraino la situazione resta in bilico. La città di Kharkiv continua a essere bombardata dall’aviazione e dall’artiglieria russa ma, secondo il sindaco Terekhov, «dopo l’ok degli Usa a colpire il territorio russo ci sono meno attacchi». Le autorità militari cittadine sostengono che alcune delle batterie con le quali veniva bombardata Kharkiv «sono state colpite con successo».

TUTTAVIA, il problema restano i Kab, le testate di grosso calibro che vengono sganciate dai Sukoi russi. Al momento Kiev non ha strumenti per bloccare queste incursioni ed è per questo che Zelensky a Berlino ha continuato a insistere sulla necessità di ricevere sistemi anti-missilistici Patriot e F-16. Il punto è che, come ci spiegavano le nostre fonti a Odessa, con un’intensità di attacchi così alta è difficile che dei sistemi terra-aria riescano davvero a interrompere gli attacchi dell’aeronautica di Mosca.

Quest’ultima utilizza vecchi ordigni trasformati in bombe a caduta il cui costo è estremamente minore dei missili che dovrebbero proteggere il suolo. Per i Patriots, ad esempio, si parla di circa un milione di euro a missile. Poco più a sud, nel Donetsk, il ministero della difesa russo ha annunciato la conquista di due piccoli villaggi nel Donetsk e Zelensky è tornato a parlare della regione dichiarando che è lì che si riscontra «il contesto peggiore».

Intanto nel territorio russo «è iniziata la seconda fase delle esercitazioni delle forze nucleari non strategiche» che il Cremlino ha deciso in seguito alle dichiarazioni dei leader occidentali sulla necessità di sconfiggere la Russia «a tutti i costi». «Sono una risposta alle azioni occidentali», ha dichiarato Sergei Shoigu, capo del consiglio di sicurezza russo.

PREOCCUPANO anche i sottomarini nucleari russi. Kiev dichiara allarmata di averne avvistati due nel Mar Nero, ma destano più preoccupazione il sottomarino a propulsione nucleare «Kazan» e la fregata «Ammiraglio Gorshkov» che stanno effettuando «un’esercitazione sull’uso di armi ad alta precisione nell’Oceano Atlantico» e le navi armate di missili ipersonici in arrivo oggi a Cuba.

Dall’altro lato Kiev ha confermato di aver colpito la scorsa settimana una raffineria di petrolio nella regione russa di Rostov, causando danni per «oltre 540 milioni di dollari» secondo lo Stato maggiore di Kiev.