Un missile russo ha colpito il mercato all’aperto di Kostantinivka, nella parte di Donetsk controllata dagli ucraini, uccidendo almeno 17 persone e ferendone decine. «Un normale mercato. Negozi. Una farmacia. Persone che non hanno fatto nulla di male», ha scritto Zelensky sul suo canale Telegram.

Anche Kiev è stata colpita nuovamente, dopo oltre una settimana di relativa calma, e secondo il capo dell’amministrazione militare regionale, Sergii Popko, i detriti di un missile abbattuto hanno causato un incendio e danni, ma non ci sarebbero vittime.

NELLA REGIONE di Odessa, invece, una persona è rimasta uccisa in un attacco combinato di missili e droni russi al porto di Izmail, cittadina sul fiume Nistro colpita già il 2 agosto dall’artiglieria russa. In seguito all’attacco di un mese fa le autorità ucraine avevano parlato di 40mila tonnellate di cereali andate perdute, stavolta (secondo i funzionari locali) sono stati colpite infrastrutture portuali legate al commercio e allo stoccaggio del grano.

Secondo il primo ministro ucraino, Denis Shmyal, l’attacco a Kostantinivka si è verificato intorno alle 14, ora in cui il mercato era ancora affollato, ed è stato condotto con un missile balistico che ha danneggiato diversi negozi, linee elettriche, un edificio amministrativo e il primo piano di un condominio.

«Chi conosce questo luogo sa bene che si tratta di un’area civile – ha sottolineato Zelensky nella conferenza stampa conclusiva dell’incontro con la premier danese Mette Frederiksen, in visita ufficiale a Kiev – Non ci sono unità militari nelle vicinanze. L’attacco è stato deliberato». I vigili del fuoco hanno lottato con le fiamme per ore e hanno dichiarato terminate le operazioni di ricerca solo a metà pomeriggio.

Sebbene si tratti di un attacco molto duro (il numero di morti più alto in un singolo bombardamento dall’inizio dell’estate), va tenuto conto che le regioni dell’est dell’Ucraina sono al centro di manovre militari molto delicate. Il comandante delle forze di terra ucraine, Oleksandr Syrskyi, ha spiegato che «il nemico non abbandona i suoi piani per raggiungere i confini delle regioni di Donetsk e Lugansk» e risponde colpo su colpo ai tentativi di controffensiva ucraina.

«NELLA DIREZIONE di Kupiansk, il nemico sta completando l’addestramento delle unità d’assalto e sta bombardando quotidianamente le nostre posizioni con artiglieria e mortai» e «nella direzione di Lyman» continua la rotazione dei reparti stanchi con nuove truppe fresche.

In altri termini, i soldati russi cercano di trovare un varco tra le postazioni ucraine per aprirsi quello che in gergo militare si chiama «corridoio», testa di ponte dietro le linee nemiche. Il che per l’Ucraina è un problema: costringe il comando est a distrarre truppe dalla fase attiva dei combattimenti, nell’area di Bakhmut dove secondo Syrskyi si combatte «ferocemente», e a tenerle sulla difensiva.

Chissà se dipende da questa situazione l’allontanamento, per decreto presidenziale, del governatore dell’amministrazione statale della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko. Secondo il quotidiano Ukrainska Pravda, è stato rimosso «in linea con la domanda di dimissioni da lui presentata» e potrebbe presto essere nominato capo del comitato anti-monopoli.

LA VICENDA ricorda quella del ministro della difesa ucraino, Oleksii Reznikov, che, nonostante le accuse pesantissime di peculato, pare sarà destinato alla guida della diplomazia di Kiev in Gran Bretagna.

Il successore di Reznikov, Rustem Umerov, è stato ieri nominato ufficialmente ministro della difesa dopo la votazione del parlamento ucraino con 338 voti a favore e un astenuto. Umerov ha promesso che le sue truppe riconquisteranno «ogni centimetro dell’Ucraina» occupata dalla Russia.