L’acqua sale a Kherson, la stima di 40 mila civili a rischio è stata superata, i bombardamenti continuano e, ironia della sorte, i residenti dell’area presto rimarranno senza acqua potabile. Mentre a monte della diga gli argini si mostrano con il segno più scuro del precedente livello del fiume e le sponde sabbiose si ritirano. Da Kryvyi Rih se si traccia una linea quasi retta verso sud si arriva a Nikopol. A poca distanza, sull’altra riva, Energodar, la sede della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Qui gli effetti dell’esondazione sono evidenti perché il Dnipro disegna un’ansa e nella parte più arcuata...