Verrebbe da dire: attenti a quei a quei tre. Il patto siglato giovedì a Tripoli tra Malta, Libia e Turchia rischia di essere qualcosa di diverso e di più dell’ennesimo accordo per fermare i migranti nel Paese nordafricano impedendogli di arrivare in Europa. Di fronte al premier libico Fayez al Serraj, il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavasoglu e quello maltese Evarist Bartolo hanno deciso di fornire aiuti sotto forma di mezzi e finanziamenti alla cosiddetta Guardia costiera libica, rafforzando allo stesso tempo i confini meridionali del Paese dal quale transitano i migranti. «L’immigrazione clandestina non rappresenta una minaccia solo...