La parola d’ordine è: stringere. Stingere i tempi per un accordo che soddisfi tutti ma soprattutto stringere i confini esterni dell’Unione europea rendendoli impermeabili ai migranti. Alla vigilia dell’ennesimo vertice sull’immigrazione, quello dei capi di Stato e di governo in programma il 9 e 10 febbraio, a Bruxelles si tornano ad alzare i toni nella speranza di trovare soluzioni che mettano d’accordo gli Stati membri e tranquillizzando allo stesso tempo opinioni pubbliche interne in realtà molto meno preoccupate di un tempo dagli sbarchi di uomini, donne e bambini. Un anticipo di quanto potrebbe accadere giovedì prossimo si è avuto ieri...