Sono giornate molto diverse per il presidente in carica Joe Biden e per l’ex presidente, e candidato di punta dell’imminente nuova corsa presidenziale Donald Trump, ma per nessuno dei due sono belle giornate.

Quello che se la sta passando peggio è sicuramente Trump, che ha annunciato su Truth Social, attraverso post sempre più indignati, che domani si costituirà alle autorità della Georgia e pagherà la cauzione di 200.000 dollari per essere subito rilasciato.

Trump è accusato di aver cospirato per sovvertire le elezioni presidenziali del 2020 in Georgia, il suo sarà un arresto lampo, ma a differenza dei tre arresti precedenti The Donald potrebbe essere costretto a posare di fronte e di profilo per la foto segnaletica, la cosiddetta mug shot, e dare le proprie impronte digitali. Lo sceriffo della contea di Fulton dove dovrà comparire, ha già dichiarato che al tycoon non verranno fatti sconti e che sarà trattato come ogni altro detenuto.

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MA PER TRUMP non è questo il punto più dolente, e nemmeno il dover sborsare un paio di centinaia di migliaia di dollari per tornare a piede libero. Il vero problema sarà riuscire a rispettare delle regole che fanno parte della cauzione, e che limitano l’uso dei social media, che non potrà usare per intimidire potenziali testimoni o coimputati.

Considerato l’uso che Trump ha sempre fatto dei social questa clausola sembra essere la più ostica e punitiva, ma visto che ancora non ha firmato nulla, in queste ore su Truth Trump è senza freni, e continua ad accusare il giudice della Georgia Fani Willis di essere una pericolosa sovversiva di sinistra al soldo dei democratici.

«Cosa teme – ha scritto Trump su Truth – Che scappi in Russia? (…). Sarei in grado di prendere il mio aeroplano molto ‘sobrio’ con il TRUMP d’oro apposto affinché tutti possano vederlo? Probabilmente no, farei molto meglio a prendere un volo commerciale – sono sicuro che nessuno mi riconoscerebbe!»

IN TUTTE QUESTE esternazioni social Trump continua a sostenere la propria innocenza, non solo riguardo alle accuse in Georgia, ma per tutte e quattro le incriminazioni, che comunque non stanno rallentando la sua corsa elettorale, visto che ha più di 40 punti di vantaggio su tutti gli altri candidati alle primarie repubblicane.

In casa Gop la corsa al candidato che a novembre sfiderà Biden comincia questa sera, quando otto candidati avranno la possibilità di recuperare lo svantaggio che hanno con Trump, durante il primo dibattito sulle primarie repubblicane. Fra questi ci sono il governatore della Florida Ron DeSantis, che è il principale rivale di Trump nella maggior parte dei sondaggi, e l’ex vicepresidente, Mike Pence. Chi non ci sarà è proprio Trump che salterà il dibattito e rilascerà invece un’intervista pre-registrata con il giornalista di destra Tucker Carlson.

Di ben diverso tipo sono invece i problemi di Biden. Mentre l’ex presidente affidava ai social tutto il suo sdegno per quella che considera una persecuzione politica, il presidente in carica volava a Maui, Hawaii, 13 giorni dopo l’incendio che fatto strage dell’isola.

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PRIMA BIDEN è stato preso di mira più o meno direttamente per via della mala gestione degli incendi da parte delle autorità, poi per non essersi recato subito alle Hawaii e di averne comunque parlato poco, e durante la visita l’opposizione repubblicana lo ha criticato per aver tirato fuori la sua storia personale parlando con gli abitanti di Maui, rievocando la sua personale esperienza di lutto in un modo che il Gop ha trovato inappropriato.

Biden ha ricordato che nel 1872, in un incidente d’auto, ha perso la prima moglie e la loro figlia ancora neonata. «Conosco la sensazione che provano molte persone in questa città, quella sensazione di vuoto nel petto, che ti risucchia come un buco nero», ha detto Biden, che ha poi parlato dell’incendio che ha bruciato parte della sua casa nel 2004: «Non voglio sottovalutare le difficoltà, ma abbiamo una piccola idea, Jill (la seconda moglie di Biden che era con lui a Maui) e io di cosa voglia dire perdere una casa». Ma sotto la cenere di Maui ci sono i corpi di 115 persone, e ancora 850 dispersi.