Se nell’intera America latina il petrolio sembra ancora dettare legge, la resistenza all’estrattivismo diventa sempre più forte. Lo dimostra il caso dell’Ecuador, dove il prossimo 20 agosto, insieme alle elezioni anticipate, si svolgerà anche il referendum sullo sfruttamento petrolifero nel parco nazionale Yasuní, nell’Amazzonia ecuadoriana, fortemente voluto dal movimento Yasunidos e sostenuto da oltre 700mila persone. Grazie al via libera della Corte costituzionale i cittadini ecuadoriani potranno esprimersi a favore o contro la possibilità di lasciare indefinitamente sotto terra il petrolio del cosiddetto Blocco 43, l’area del giacimento Ishpingo, Tiputini e Tambococha, all’interno di uno dei luoghi più ricchi di...