Con il governo di Giorgia Meloni l’Europa è sempre stata e continua a essere generosa. Questione di calcolo, non di spontaneo trasporto: nella attuale situazione di fragilità dell’Unione la tenuta dell’Italia è interesse generale e la premier “sovranista” si è rivelata la più efficace barriere contro l’ascesa di un sovranismo radicale modello Wilders: di Salvini insomma. Meloni canta vittoria, in pubblico e in privato. «È stato un lavoro molto più complesso di quanto ci si immagini e non era scontato portate a casa il risultato. Dicevano che fosse impossibile rivedere il Pnrr ma ‘impossibile’ è una parola che usa chi...