«Chiediamo di accertare se il divieto di ingresso in acque italiane, pur a fronte di un’evidente situazione di pericolo di vita e delle indifferibili esigenze di soccorso delle persone a bordo, sia atto illegittimo, contrario agli obblighi di assistenza e soccorso, che integra gli estremi di una condotta delittuosa e, nel caso a tal convincimento si addivenisse, identificare, perseguire e punire quanti ne risultino responsabili nelle indagini». Si conclude così un esposto presentato ieri alla procura di Agrigento sulla vicenda della nave Alan Kurdi. Il testo in calce ha quattro firme: Sandro Mezzadra, professore di filosofia politica dell’università di Bologna;...