Un’imbarcazione con centinaia di migranti a bordo è stata rimorchiata ieri nel porto dell’isola di Creta dopo un drammatico salvataggio in alto mare reso più complicato da forti venti. A renderlo noto è stata la Guardia costiera greca specificando in serata che i richiedenti asilo «sono stati rimorchiati in porto, devono ancora sbarcare». In precedenza sempre la Guardia costiera aveva stimato che a bordo dell’imbarcazione ci fossero fino a 500 persone.

Secondo una prima ricostruzione l’imbarcazione si sarebbe trovata in difficoltà dopo aver perso il timone e cominciato ad andare alla deriva. Nella notte alcuni migranti hanno dato l’allarme con una chiamata a un numero di emergenza. Le operazioni di soccorso, coordinate dalle autorità di Atene, sono avvenute a 18 miglia nautiche a sud di Paleochora e sul luogo sono intervenute anche due navi da carico, una petroliera e due pescherecci italiani. L’imbarcazione è poi stata trainata nel porto di Paleochora da un peschereccio.

Sempre più barche sovraffollate e di grande stazza, come quelle a vela, si trovano in difficoltà o naufragano a sud di Creta o del Peloponneso a causa dell’aumento di viaggi lungo la rotta che dalle coste turche conduce direttamente in Italia per evitare i respingimenti della Guardia costiera greca. «L’80% dei migranti che oggi salpano dalla Turchia punta ad arrivare in Italia», ha spiegato il ministro dell’Immigrazione greco Notis Mitarakis in un’intervista nei giorni scorsi all’emittente Skai. Da inizio ottobre almeno 60 migranti hanno perso la vita a seguito dei naufragi nelle acque greche.