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Mattarella: «Dall’estrema destra ricette ingannevoli»

Mattarella: «Dall’estrema destra ricette ingannevoli»Sergio Mattarella – Ansa

Visita in Germania «Si illudono gli elettori dicendo che si può tornare a sessant’anni fa: quell’età dell’oro non si ripeterà. Aprire canali regolari per i migranti che vogliano lavorare in Europa». Asse con il collega tedesco Steinmeier, domenica saranno insieme a Marzabotto per l'80esimo anniversario dell'eccidio nazifascista

Pubblicato circa un'ora faEdizione del 28 settembre 2024

Premette di «non avere titolo per esprimermi sulle forze politiche», alla domanda sull’avanzata dell’estrema destra. Ma Sergio Mattarella, interpellato da un giornalista tedesco durante la visita di Stato in Germania iniziata ieri, non si sottrae a un tema che evidentemente lo preoccupa. «Il mondo sta cambiando molto, cambiano le forme di lavoro, i modi di comunicazione, l’economia, gli strumenti che consentono di aiutare il pensiero, il modo di interazione tra le varie parti del globo con forti movimenti migratori in ogni parte del mondo», ragiona il Capo dello Stato.

«Tutto questo disorienta alcune parti della pubblica opinione e vi è una risposta molto facile ma ingannevole che viene data da qualcuno: “Vi faremo tornare all’età dell’oro che c’era cinquanta, sessanta anni fa”. Ma questo ignorando che il mondo non torna indietro e che la risposta seria invece è affrontare i problemi in maniera costruttiva e governarli positivamente», dice Mattarella in conferenza stampa con il suo omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier.

LA QUESTIONE MIGRANTI è stata al centro dei colloqui tra i due presidenti. Davanti ai giornalisti Mattarella ribadisce un suo antico convincimento: «Riusciremo a risolvere il problema organizzando ingressi per chi vuole lavorare, togliendoli dai trafficanti di esseri umani». E fa anche una proposta: «Segnalo che alcune associazioni industriali organizzano corsi di formazione per i paesi africani. Una volta addestrati vengono nelle industrie italiane, fanno un periodo e poi decidono se restare lì o andare ad investire quanto hanno appreso in professionalità nel loro Paese. È un metodo positivo».

«Ingressi regolari e autorizzati, disciplinati in forma ordinata», insiste. «Si tratta di un fenomeno epocale: è nelle Americhe, è in Asia e tra l’Africa e l’Europa, considerato lo squilibrio demografico che vi è tra Africa ed Europa, squilibrio crescente nelle previsioni che fanno per il futuro i demografi. Quindi tutti i governi sono alla ricerca degli strumenti per poter governare in maniera ordinata, senza che questo crei sconvolgimenti nell’ambito interno».

SONO CAMBIATI i rapporti tra Roma e Berlino?, gli domanda una giornalista tedesca. «No», dice Mattarella. «Non sono mutati. Per noi la Germania è un partner imprescindibile. Stiamo attraversando una fase di grande collaborazione bilaterale, a livello governativo e istituzionale. Le nostre economie sono intensamente connesse. La nostra collaborazione attraversa molti settori. Anche settori tecnologici proiettati nel futuro, come nel caso della transizione energetica, fondamentale per l’economia della nostra società e dell’Europa: una sfida di questo genere non può essere affrontata e vinta soltanto dai singoli Paesi».

Sulla fusione Unicredit- Commerzbank, osteggiata dal governo tedesco, Mattarella ha detto che «è indispensabile che crescano campioni europei in vari settori ed in grado di competere a livello internazionale. Un percorso suggerito anche dal rapporto Draghi».

DOMENICA I DUE presidenti saranno insieme a Marzabotto per l’80esimo anniversario del più grave eccidio nazifascista della seconda guerra mondiale, con 770 vittime civili tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944.  «Ringrazio il presidente Steimeier di venire con me: è un gesto di amicizia, sottolinea come Germania e Italia insieme costruiscono il futuro di pace e collaborazione, e siano dei cardini per l’integrazione europea». «Provo profonda umiltà e gratitudine», gli ha fatto eco Steinmeier. «Quello di Marzabotto è uno dei molti crimini delle SS e della Wehrmacht commessi in Italia. Crimini che hanno lasciato ferite profonde».

Nel pomeriggio il presidente della Repubblica ha incontrato il cancelliere Scholz. In agenda il comune sostegno all’Ucraina, una forte spinta all’integrazione Ue anche sul fronte finanziario e la guerra in Medio Oriente. «Siamo alla ricerca di una conclusione a questa sconsiderata avventura russa contro l’Ucraina, ma la pace non vuol dire sottomissione e abbandono dei principi di dignità e del diritto internazionale», le parole di Mattarella.

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