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Maternità surrogata, Schlein prova a serrare le file prima dell’arrivo in aula

Maternità surrogata, Schlein prova a serrare le file prima dell’arrivo in aulaLa Camera dei deputati – foto Ansa

Diritti Emendamento di Magi (+Europa) alla proposta della destra sulla gpa reato universale. Riunione con i parlamentari. L’ipotesi di una regolamentazione divide

Pubblicato più di un anno faEdizione del 18 luglio 2023

orna oggi in discussione la gestazione per altri come reato universale, promessa che governo e maggioranza intendono mantenere dopo averne parlato per mesi. Alla Camera, in commissione Giustizia, un emendamento però attira l’attenzione e va in direzione opposta a quanto si augurano a destra. È quello proposto da Riccardo Magi, che metterà ai voti la possibilità di una maternità surrogata «solidale», così come vorrebbe la proposta di legge dell’Associazione Luca Coscioni, costringendo quindi le opposizioni a prendere posizione su un tema tanto divisivo, soprattutto nel Pd.

La proposta di legge Coscioni, che non riuscirebbe mai ad essere calendarizzata, prevede il divieto di commercializzazione della pratica, rendendola possibile solo volontariamente a donne già madri, fisicamente idonee a portare avanti una gravidanza, con un limite al numero di gravidanze che si possono portare a termine e con un rimborso, oltre alle spese mediche, delle spese indirette sostenute e che tenga conto anche della perdita di capacità reddituale a cui va incontro la donna nel corso del periodo che precede la gestazione, della stessa e successivamente, nel periodo previsto per legge in materia di permessi di lavoro dopo il parto.

«Penso sia necessario per evitare abusi e commercializzazioni, ma anche per avere una regolamentazione a riguardo. Trovo ipocrita che si dica il no al reato universale e si mantenga il reato nazionale: è come dire alle persone di andare all’estero dove è concesso», commenta Riccardo Magi, segretario di +Europa, che ha presentato altri due emendamenti.

Difficile in ogni caso che l’emendamento passi, visti i numeri, è più probabile anzi che si concretizzi il reato universale – anche se i giuristi lo considerano di difficile applicazione – ma in ogni caso, per il Pd, sembrerebbe essere arrivato il momento di esprimersi sul punto. Sul reato universale, in ogni caso, non ci sono dubbi, «non deve passare». E anche il M5S appare sulla stessa linea: «Una proposta propagandistica, involutiva e antiscientifica», aveva detto Andrea Quartini, capogruppo in commissione Affari Sociali alla Camera (mentre i terzo polisti voteranno a favore). Nei due partiti, però, una posizione netta è del tutto assente quando si parla di regolamentazione.

La segretaria del Pd Elly Schlein, che si è «detta personalmente favorevole» alla surrogata, ha convocato ieri sera un’assemblea dei parlamentari per arrivare a una posizione unitaria almeno in Commissione. Ad appoggiare Schlein c’è il responsabile per i diritti del partito, Alessandro Zan, aperto sostenitore della pratica. Ma sono tanti i contrari, in testa i cattolici, irremovibili su quella che viene considerata commercializzazione di bambini. Tra le parlamentari dem la senatrice Valeria Valente, contraria alla Gpa, già a maggio, prima dell’approdo del disegno di legge alla Camera, aveva chiesto alla segretaria Schlein un confronto aperto nel partito (finora rimandato). Ma in ogni caso si era detta contraria al reato universale. Lo stesso vale per Deborah Serracchiani e Anna Rossomando che lo definiscono un’abnormità.

Le tante anime del Pd, che non sempre riescono a conciliarsi tra loro – lo si è visto oltre che sulla Gpa pure sulla cannabis e sul fine vita – adesso però trovano una sponda nella proposta di Magi. «Bisogna maturare un’opposizione netta rispetto alla destra», è la proposta del leader di +Europa. Ma non tutti la pensano così.

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