Street art contro la destra «futurista»

Frankenstein Junior è ricomparso nella notte di Holloween alle prese con Giorgia Meloni, Gennaro Sangiuliano e Alessandro Giuli. Sono loro i protagonisti della nuova opera d’arte pop di Harry Greb, di fronte a palazzo delle Esposizioni a Roma. A distanza di pochi giorni dalla scomparsa di Tery Garr – nel film «Inga» – lo street artist ha voluto ricordare anche il capolavoro di Mel Brooks. «Nella notte stregata di Halloween, ricorrenza poco italica, ho immaginato alcuni esponenti del governo che, nell’ambito della cultura, hanno particolarmente a cuore l’affermazione del Futurismo», ha chiarito Greb a Roma Today.

AL MOVIMENTO futurista sarà dedicata la contestata mostra in partenza dal mese prossimo alla Galleria nazionale di arte moderna. «Un futurismo che cela dietro di sé un messaggio politico chiaro: non a caso nell’opera, dietro alla scritta “futurismo”, si legge quella di “fascismo” e dove il mostro ricorda inequivocabilmente Mussolini», conclude l’artista.

Nei tre murales: un Frankenstein con sembianze mussoliniane tiene in braccio una divertita premier Meloni, in un altro viene abbracciato calorosamente dal ministro della cultura Giuli e, nel terzo graffito, l’ex ministro Sangiuliano tiene in mano un foglio dove si intravede la scritta «Polignano».

Realizzate in una zona centrale di Roma, molti turisti passano davanti le opere senza farci troppo caso, alcuni passanti invece si fermano incuriositi a fotografarle. Silvia è una fotografa di strada e si è mossa da casa appositamente per ritrarre i tre murales: «Sono corsa il prima possibile, penso proprio che questi tre graffiti avranno vita breve. Come successo in estate con il murale dedicato a Paola Egonu, immagino che verranno presto imbrattati o rimossi».