La prossima settimana la Camera è chiamata a votare la pdl di Fratelli d’Italia che rende perseguibile all’estero la pratica della maternità surrogata, o gestazione per altri (Gpa), o brutalmente ma non senza efficacia utero in affitto. La questione anima e divide il mondo femminista, dunque vorrei spiegare, io deputata verde ed eco-femminista da sempre contraria alla Gpa, il mio voto negativo. Su queste pagine Lea Melandri scrive che la Gpa «non può essere equiparata ad una tratta o ad una schiavitù», in queste forme già perseguita per legge. Dunque, resterebbe solo la maternità che la donna decide «autodeterminandosi»: chiedendo...