Anche per l’arcipelago nipponico, come per molte zone dell’Occidente, il 1968 rappresenta un anno che simbolicamente racchiude molte delle istanze e delle problematiche sviluppate nei sessanta. Allo stesso tempo però, l’annata è anche un’apertura incondizionata verso modi alternativi ed altri di intendere le arti e il loro intreccio con politica e movimenti sociali. Fra rivolte studentesche, in verità molte avvennero anche nel 1969, e le proteste dei contadini contro l’esproprio delle terre per la costruzione dell’aeroporto di Narita, solo per citare i due casi più famosi, la fine del decennio coagulò infatti anche un senso di rivolta delle e nelle...