Un bianco e nero anni trenta così perfetto e smagliante che è quasi 3D, disteso però nell’ampiezza orizzontale del Cinemascope, un famoso backstage hollywoodiano intrecciato a una campagna elettorale che ha riflessi sul presente. È Mank, il nuovo film di David Fincher, uscito venerdì scorso in una manciata di sale Usa (quelle aperte), e in arrivo su Netflix il 4 dicembre. Iniziato con la serie House of Cards e continuato con Manhunter (un oggetto magnificamente ossessivo quanto i suoi film e il lavoro dei pionieri della scienza forense sui serial killer) il rapporto del regista di Zodiac con la piattaforma...