Manifesti sui vetri Rai: perquisiti e denunciati

Due attivisti di Extinction Rebellion si sono visti arrivare a casa agenti di polizia per consegnare loro denunce per imbrattamento. È successo alle 7 di mattina del 19 settembre, a Milano e a Pavia, nei confronti di Enrico e Skar. La loro colpa? Il 14 aprile scorso avevano preso parte a un’azione incollando, con farina e acqua, alcuni manifesti alle vetrate della sede di Rai Pubblicità Spa, in corso Sempione a Milano. «L’obiettivo dell’azione era esortare la Rai a dare un’informazione più completa e capillare sulla crisi ecoclimatica e a rivedere i propri legami con Eni, azienda che continua a investire nell’estrazione di petrolio e gas, ma che attraverso pubblicità e sponsorizzazione contribuisce ai bilanci della televisione pubblica italiana» spiega un comunicato di Extinction Rebellion.

La tv pubblica, in particolare, non aveva ritenuto necessario rendere nota la cifra della sponsorizzazione Eni per il Festival di Sanremo. I due attivisti hanno denunciato che gli agenti hanno eseguito nei loro confronti non solo perquisizioni delle auto ma anche corporali. A entrambi sono stati sequestrati i telefoni e i computer. «Sono entrati in casa e hanno iniziato a spostare tutto. Hanno perquisito anche la mia macchina e ho potuto andare in bagno solo scortata. Tutto questo – ha spiegato Skar – per aver attaccato con acqua e farina, 5 mesi fa, dei volantini in una sede Rai per chiedere un’informazione libera dalle multinazionali del fossile». Un episodio di repressione, denuncia il movimento, che «sta diventando la risposta più facile al dissenso», come evidenziato recentemente da Michel Forst, che da ottobre 2022 è il primo Relatore speciale delle Nazioni Unite sui difensori dell’ambiente.