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Magi (+Europa): «A Lampedusa il fallimento del governo»

Riccardo Magi foto AnsaRiccardo Magi (+Europa) – Ansa

Deriva destra Il deputato ieri ha visitato isola e hotspot: «Dalla destra continua la demagogia. Ma spararla ogni giorno più grossa non riuscirà a cancellare l’impatto con la realtà che stiamo vedendo in questi giorni»

Pubblicato circa un anno faEdizione del 17 settembre 2023

Il deputato e segretario di +Europa Riccardo Magi è tra i pochissimi esponenti dell’opposizione ad aver visitato Lampedusa in questi giorni. Appena uscito dall’hotspot dice: «una situazione inumana».

Cosa ha visto?

Nonostante ci siano stati molti trasferimenti le condizioni sono estremamente difficili. Le persone sono allo stremo. Con quel livello di affollamento salta tutto. Il centro è pensato per 400 persone: non ci sono più servizi e sono saltate le condizioni igieniche minime.

Le persone come stanno?

Alcune sono veramente abbattute. Dopo aver affrontato il viaggio si sono ritrovate per molto ore sotto il sole. C’è chi è ancora sotto shock e chi sta meglio e magari esce in giro per l’isola.

Con 11mila sbarchi in pochi giorni poteva andare diversamente?

Si sarebbe dovuto evitare che Lampedusa diventasse un tappo. Nella notte tra venerdì e sabato la nave Diciotti della guardia costiera ha salvato circa 700 persone in alto mare e le farà sbarcare a Reggio Calabria. Saltando l’isola.

Come farà la Geo Barents con i 471 naufraghi salvati ieri.

Per evitare gli arrivi autonomi su Lampedusa bisognava puntare su un’attività di salvataggio in alto mare. Invece hanno criminalizzato le Ong. Si potrebbe fare anche di più: chiedere che quello che ha fatto la Diciotti lo faccia anche una nave tedesca e una francese, collegando ai soccorsi un meccanismo di redistribuzione.

Alcuni lampedusani hanno protestato. Ci ha parlato?

C’è una richiesta che accomuna tutti i cittadini: non avere una tendopoli. Perché mi sembra che il governo abbia informato l’amministrazione dell’intenzione di realizzarla. Ma Lampedusa non ha bisogno di una tendopoli. Ha bisogno di un piano di trasferimenti per le prossime settimane. I cittadini hanno dimostrato una grande capacità di solidarietà e accoglienza. Ho visto persone che portavano alimenti e vestiti alla parrocchia o bar e pizzerie che regalavano cibo. Anche da parte dei migranti c’è stata grande responsabilità: nonostante tanta sofferenza non ci sono stati problemi.

Comunque grazie alle immagini dell’isola piena di migranti Meloni incassa il sostegno delle istituzioni Ue e di Francia e Germania.

Non è un sostegno risolutivo perché non disegna una nuova gestione comune dell’accoglienza. Ha un significato simbolico e politico, ma non cambia la strategia fallimentare che ha portato a questa situazione. Una strategia che si compone di accordi con un regime mafioso come quello tunisino, ostacolo ai soccorsi e riduzione dei posti nei centri di accoglienza.

Meloni ha attaccato duramente chi critica il memorandum con Tunisi, dicendo che rema contro l’Italia.

La presidente del consiglio ha una bella faccia tosta! È evidente che la situazione di Lampedusa dimostra il fallimento della sua strategia. Incredibilmente rivendica di aver smesso di lavorare per una redistribuzione obbligatoria nell’Ue e puntato tutto sul blocco delle partenze. Ma era chiaro che con quel tipo di accordi si finiva a subire i ricatti. Forse ci accusa di averlo previsto? Qui ci sono ragazzi fuggiti dalla Tunisia con segni di frustrate sul corpo. Avevo visto cose simili solo in chi veniva dalla Libia.

Il governo vuole aumentare centri di detenzione e tempi di trattenimento per far crescere le espulsioni. Funzionerà?

No, lo possiamo dire da ora. Anche se poi magari Meloni dirà che è colpa nostra! Potrebbero riuscire ad aprire una o due strutture ma non tutte quelle annunciate. In ogni caso i dati dicono che non è prolungando la detenzione che aumentano i rimpatri: se non avvengono nei primi due mesi non si fanno più. Il problema dei rimpatri sono gli accordi bilaterali.

Meloni e Salvini si sfidano sul terreno dell’immigrazione. È una dinamica rischiosa?

Per anni hanno usato il tema in modo demagogico dall’opposizione. Ora però stanno al governo: spararla ogni giorno più grossa ha un limite nella realtà. Hanno promesso di bloccare le partenze ma è successo che a Lampedusa i migranti hanno superato i residenti. Questo è l’impatto con la realtà che non riusciranno a cancellare nella loro sfida a chi è più populista e anti-migranti

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