Nel giorno seguente alla lunga notte elettorale, la situazione è la seguente: i tre partiti principali nel parlamento europeo – popolari, socialisti e liberali – hanno trovato l’intesa, i due grandi sconfitti sono verdi e liberali, che perdono dappertutto ma risentono soprattutto della disfatta in Germania i primi e in Francia i secondi. L’onda nera c’è, e arriva dai paesi più grandi e importanti – la delegazione del Rassemblement National è la prima a quota 30 seggi insieme a quella della Cdu tedesca, Fdi ne conquista 24 – eppure a Bruxelles si vede poco. Almeno finora è così, dato che...