L’omaggio cileno a Ignazio Delogu
Anniversari Il Museo della memoria e dei diritti umani di Santiago del Cile ha organizzato una giornata di eventi che oggi partirà alle 16 (locali) con la proiezione del documentario «Ignazio, storie di lotta, d’amore e di lavoro»
Anniversari Il Museo della memoria e dei diritti umani di Santiago del Cile ha organizzato una giornata di eventi che oggi partirà alle 16 (locali) con la proiezione del documentario «Ignazio, storie di lotta, d’amore e di lavoro»
Un tributo postumo e riparatore strameritato. Il Cile – finalmente – ricorda Ignazio Delogu, l’uomo che durante il golpe di Pinochet aiutò moltissimi esuli ad arrivare in Italia diventando il loro punto di riferimento. A partire dai (poi) leggendari Inti-Illimani, lungo è l’elenco dei cileni che furono accolti grazie al suo lavoro e all’appoggio del Pci. Delogu è stato a partire dal 1973, segretario esecutivo dell’Associazione Italia-Cile avendo coltivando rapporti di amicizia con il presidente Allende, con Pablo Neruda e con una parte importante del mondo ispanico e latino americano, essendo stato l’autore delle prime traduzioni per conto di Editori Riuniti degli scritti di Castro, Guevara, Marti e una innumerevole sequenza di autori latino americani, tra i quali oltre al citato Neruda, spicca Gabriel Garcia Marquez. Il mancato ricordo di Ignazio Delogu da parte del Cile tornato alla democrazia – e da qualche anno tornato a sinistra – era una ferita aperta.
Definendolo «un sentito e meritato omaggio al difensore dei diritti umani in Cile e America Latina», il Museo della memoria e dei diritti umani di Santiago del Cile ha dunque organizzato una giornata di eventi che oggi partirà alle 16 (locali) con la proiezione del documentario Ignazio, storie di lotta, d’amore e di lavoro, uscito nel 2022 a cui ha contribuito la Fondazione Berlinguer (di cui Delogu fu stretto collaboratore) e la Fondazione Basso, realizzato per i dieci anni dalla morte, dal regista Marco Antonio Pani con l’aiuto dell’ex sindaco di Carbonia e fraterno amico, Antonangelo Casula.
Nel documentario sono tante le testimonianze dirette dei cileni che ricordano l’umanità, l’arte e le capacità organizzative con le quali Delogu è rimasto per loro una figura indelebile anche a tanti anni di distanza dal loro ritorno in Cile.
Parallelamente sul piazzale del Museo sarà inaugurata la mostra fotografica e documentaria con 45 dipinti che descrivono la vita e l’eredità del politico, scrittore e poeta italiano.
Diversi poeti cileni esuli a Roma che presero parte, insieme a Delogu, al Laboratorio di poesia Maruri, hanno poi prodotto un filmato: il video si intitola Delogu: l’esilio della poesia.
Alle 19,30 la giornata si concluderà con il concerto gratuito degli Inti-Illimani diretto da Jorge Coulón. Il gruppo si trovava in Italia al momento del colpo di stato in Cile. Delogu li aiutò a stabilirsi a Genzano, sui colli romani, e organizzò concerti in tutta Italia, principalmente attraverso l’allora Festa dell’Unità, contribuendo al loro successo che poi si estese a tutta Europa.
L’omaggio all’intellettuale fa parte delle tante iniziative celebrative previste per la ricorrenza dei 50 anni, dal nefasto golpe militare fascista del 1973.
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