Una scena di “Reas” «Esattamente cinque anni fa sono entrata nella prigione di Buenos Aires per fare un workshop di recitazione, oggi presento il film, si chiude un cerchio». Così racconta Lola Arias, regista argentina attiva soprattutto nel campo della performance, ma da qualche tempo anche nel cinema. Alla Berlinale, nella sezione del Forum, ha presentato il suo secondo film Reas. «Volevo girare un documentario dentro al carcere, ma poi con la pandemia non poteva entrare più nessuno, nemmeno le famiglie. Allora ho pensato di realizzare il film fuori, nella prigione abbandonata di Caseros, con donne e persone trans che...