Per la prima volta da inizio anno a Tunisi le temperature hanno superato i 40 gradi. Lungo il deserto al confine con Libia e Algeria si è arrivati anche a 45. In questo momento in quella fascia di terra ci sono 700 persone di origine subsahariana senza acqua e cibo. Le prime deportazioni di massa da parte delle forze di sicurezza locali sono cominciate il 2 luglio prima che la situazione nella città di Sfax, l’epicentro dei disordini di questi giorni, degenerasse completamente. È QUINDI arrivata l’ora di porsi una domanda: queste persone saranno ancora vive? Nel mentre i contatti...