«Vogliamo la pace! La guerra non ci piace!». È il grido rilanciato da centinaia di bambini e adolescenti dei «Giovani per la Pace», il movimento giovanile della Comunità di Sant’Egidio, che ieri mattina ha manifestato a piazza del Popolo contro la guerra in Ucraina, significativamente alla vigilia della desta della Repubblica, «per ribadire con ancora più forza, insieme alla Costituzione – spiega la stessa Comunità – che l’Italia ‘ripudia la guerra». In piazza con loro anche alcuni minori ucraini.

«I bambini delle elementari – spiega un portavoce della «Onu di Trastevere» – hanno preso coscienza in questi ultimi mesi che la scuola è il luogo che sconfigge davvero la guerra, perché dà voce a chi non sa parlare, costruisce un legame anche nei quartieri dove esistono più divisioni e apre alla conoscenza del mondo».

Alla manifestazione dei bambini sono state portate anche alcune tra le lettere sulla pace scritte dai bambini di tutto il mondo, dall’Ucraina alla Siria, che la Comunità di Sant’Egidio ha raccolto per consegnarle al segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. È stata letta, tra le tante, la lettera di una bambina di Kiev di 9 anni con la sua testimonianza sulle notti trascorse nei sotterranei e una richiesta: «Non dimenticatevi di me!». «Noi – ha detto la piazza in coro – non dimenticheremo nessuno e nessun bambino coinvolto dalla guerra».