Non è agevole capire cosa può aver mosso due esponenti del Partito democratico (Lia Quartapelle e Andrea Romano), nonché Riccardo Magi di +Europa a presentare in grande spolvero uno studio di un paio di organizzazioni in merito alla «disinformazione sul conflitto russo-ucraino». Le fonti del testo sono la federazione italiana dei diritti umani e Open dialogue. Senza entrare nel merito dell’attendibilità del suddetto studio, è assai bizzarro il suo contenuto manifesto, quello almeno divulgato dai citati parlamentari. Intanto, è bene ricordare il contesto. La memoria della paginata de il Corriere della sera dello scorso 6 giugno o degli elenchi evocati...