L’irreale silenzio radio della guardia costiera libica
Diario di bordo dalla Mare Jonio Questo irreale silenzio radio è continuato tutto il giorno, un silenzio irreale delle navi delle guardie costiere e delle forze militari che incrociano nella zona e allora abbiamo deciso di ovviare, prendendo l’iniziativa e contattando il comando strategico di Centocelle e poi via mail comunicando la nostra presenza nelle acque del Mediterraneo centrale all’operazione Sofia comunicando le nostra intenzione di svolgere monitoraggio e osservazione nel pieno rispetto del diritti marittimo internazionale e nel rispetto delle normative europee e italiane
Diario di bordo dalla Mare Jonio Questo irreale silenzio radio è continuato tutto il giorno, un silenzio irreale delle navi delle guardie costiere e delle forze militari che incrociano nella zona e allora abbiamo deciso di ovviare, prendendo l’iniziativa e contattando il comando strategico di Centocelle e poi via mail comunicando la nostra presenza nelle acque del Mediterraneo centrale all’operazione Sofia comunicando le nostra intenzione di svolgere monitoraggio e osservazione nel pieno rispetto del diritti marittimo internazionale e nel rispetto delle normative europee e italiane
Giornata di pattugliamento in stretto coordinamento operativo con il veliero Astral di OpenArms nei pressi nella zona Sar libica a circa 40 miglia di distanza dalla costa a est di Tripoli, in particolare nello specchio di mare antistante la città di Al Khums, città nota per i suoi famigerati centri di detenzione e da cui si sono segnalati nei giorni scorsi i più importanti tentativi di partenza di migranti che volevano scappare alle terribili condizioni che vengono loro riservate in Libia.
ABBIAMO PATTUGLIATO per l’intera giornata quest’area ed è stata l’occasione per mettere in atto importanti momenti di training, vere e proprie esercitazioni a mare, consistite nell’ammaraggio e nel rizzaggio a bordo sulla rescue boat ma anche e soprattutto nelle esercitazioni per testare le vere e proprie delicate operazioni di soccorso a mare.
Abbiamo simulato alcuni salvataggi, anche in condizioni di difficoltà in acque che oggi presentano onde alte fino a un metro e mezzo e due con un vento che soffia a 17 nodi, un mare non agitato ma mosso. Abbiamo voluto simulare condizioni di interventi di salvataggio che non sono quelle ottimali ma che presentano difficoltà.
NEL POMERIGGIO mentre erano in corse queste esercitazioni che hanno dimostrato discreta capacità, la Mare Jonio e il veliero Astral hanno visto sorvolare per ben due volte un C130 – aereo militare turboelica dell’aeronautica spagnola – che è risultato essere integrato nell’operazione Sofia. Abbiamo cercato invano – più volte – di contattare via radio sul canale VHF l’equipaggio di questo velivolo spagnolo, ma non abbiamo avuto risposte.
Questo irreale silenzio radio delle navi delle guardie costiere e delle forze militari che incrociano nella zona, è andato avanti tutto il giorno. Allora abbiamo deciso di ovviare, prendendo l’iniziativa e contattando il comando strategico di Centocelle e poi via mail comunicando la nostra presenza nelle acque del Mediterraneo centrale all’operazione Sofia, comunicando le nostra intenzione di svolgere monitoraggio e osservazione nel pieno rispetto del diritti marittimo internazionale e nel rispetto delle normative europee e italiane.
In questo modo abbiamo confermato anche la nostra completa disponibilità a coordinarci mettendoci a disposizioni per segnalazioni da parte loro che fino a a questo momento non sono mai arrivate. Le nostre attività di pattugliamento con Astral continuano. Per sostenere l’Operazione Mediterranea, potete sottoscrivere a questo indirizzo web: https://www.produzionidalbasso.com/project/mediterranea-saving-humans/
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