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L’industria della droga minaccia le aree protette

L’industria della droga minaccia le aree protette

Colombia Le minacce provengono dall’espansione agricola e dalla coltivazione di colture illegali come la coca e la marijuana

Pubblicato 6 mesi faEdizione del 6 giugno 2024

Al centro della Colombia, dove le pianure orientali e le eco-regioni andine incontrano il bacino amazzonico, un vasto complesso di parchi e
riserve salvaguarda antichi habitat e la biodiversità che vi è contenuta. Ma nemmeno queste aree sono al sicuro dalla deforestazione.

Secondo i dati satellitari raccolti dall’università del Maryland, il fenomeno colpisce l’area di riserva indigena Llanos del Yarí Yaguara II, oltre due parchi naturali – Sierra de la Macarena e Tinigua – e la circostante area speciale Macarena.

Le minacce provengono dall’espansione agricola e dalla coltivazione di colture illegali come la coca e la marijuana; inoltre l’estrazione illegale dell’oro sta giocando un ruolo anche nella perdita della foresta nell’Amazzonia colombiana.

Le aree protette sono sempre più sotto il controllo di gruppi armati finanziati dall’industria della droga, secondo un’inchiesta del sito Mongabay. I gruppi armati si appropriano delle terre per attività illegali e per attività economiche che sarebbero legali, come l’allevamento di bestiame, ma che sono vietate all’interno delle aree protette.

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