Si chiamano Jamal, Ousmane, Zainab, Caesar, Fatima, Farhan e Hakima. E poi c’è un’intera famiglia, «gli Ahmed». Sono rifugiati e migranti che Daniel Trilling ha incontrato tra Calais e Catania, Siracusa e Atene, e su su fino a Sidiro, il villaggio musulmano della montagna greca che sorge lungo l’Evros, il fiume che segna il confine naturale con Bulgaria e Turchia, dove un cimitero improvvisato raccoglie i resti di coloro che, a migliaia, non ce l’hanno fatta ad attraversare quell’insidiosa e contorta lingua d’acqua. GIORNALISTA BRITANNICO, dirige il New Humanist e collabora con il Guardian, il New York Times e New...