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Libertà di stampa, l’Unesco premia Shawkan

Libertà di stampa, l’Unesco premia ShawkanIl fotoreporter egiziano "Shawkan"

Egitto L'agenzia dell'Onu assegna il premio per la libertà di espressione a Mahmoud Abu Zeid, fotoreporter egiziano in carcere dal 2013 per aver fatto il proprio lavoro. L'ira del Cairo

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 24 aprile 2018

Mahmoud Abu Zeid (Shawkan) è stato insignito del premio Unesco per la libertà di stampa. In carcere dal 2013, sul fotoreporter egiziano pesa la richiesta di pena di morte della procura, in un maxi processo con 739 imputati: la sua colpa, aver documentato il massacro di Rabia, l’uccisione nell’agosto 2013 di circa mille sostenitori dei Fratelli musulmani da parte del neonato governo al-Sisi.

«La scelta di Abu Zeid è un tributo al coraggio, la resistenza e l’impegno per la libertà di epsressione», ha detto Maria Ressa, presidentessa della giuria Unesco. Immediata la reazione del Cairo: il ministero degli Esteri ha definito il premio «irrispettoso dello Stato di diritto» e il parlamento egiziano ha accusato l’Unesco di premiare un imputato di terrorismo.

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