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«Silurata per interessi privati». L’ex ambasciatrice Usa a Kiev accusa Trump

«Silurata per interessi privati». L’ex ambasciatrice Usa a Kiev accusa TrumpMarie Yovanovitch, ex ambasciatrice in Ucraina – Afp

Diventano pubbliche le indagini sull’impeachment L’audizione di Marie Yovanovitch aggiunge dettagli inquietanti all’Ucraniagate

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 5 novembre 2019

Ora che le indagini sull’impeachment di Trump sono passate a una fase più pubblica, le tre commissioni della Camera che conducono l’investigazione, hanno pubblicato le trascrizioni di due audizioni avvenute a porte chiuse, quelle dell’ex ambasciatore Usa in Ucraina Marie Yovanovitch e di Michael McKinley, ex consigliere senior del segretario di Stato Mike Pompeo.

Le trascrizioni aggiungono dettagli a un ritratto inquietante del presidente. Yovanovitch, che a maggio era stata licenziata su due piedi a seguito di una campagna diffamatoria da parte degli alleati del presidente, ha dichiarato che per più di anno si è sentita minacciata da Trump e dal suo avvocato personale Rudy Giuliani, e ha aggiunto di sentirsi ancora minacciata dal presidente.

L’ex ambasciatrice ha detto di aver saputo alla fine del 2018 che Giuliani e l’ex procuratore generale ucraino Yuriy Lutsenko avevano in programma piani che la includevano, e che Lutsenko aveva cercato di rimuoverla a causa degli sforzi dell’ambasciata di liberare l’ufficio della corruzione dal procuratore generale; funzionari ucraini le avrebbero consigliati di «guardarsi le spalle», in quanto gli associati di Giuliani, ora in carcere, Lev Parnas e Igor Fruman, avrebbero preferito un altro ambasciatore al posto suo.

Yovanovitch avrebbe voluto che il segretario di Stato Mike Pompeo rilasciasse una dichiarazione a suo sostegno ma ciò non è mai avvenuto per timore delle reazioni di Trump; l’ambasciatore Usa alla Ue, Gordon Sondland, per aiutarla a mantenere il lavoro l’avrebbe invece incoraggiata a twittare pubblicamente lodi e sostegno al presidente, mossa che avrebbe violato le norme diplomatiche. «Posso dire, dal momento che non ho altre spiegazioni – ha dichiarato Yovanovitch – che interessi privati e persone a cui non piace un particolare ambasciatore americano possono unirsi per trovare qualcuno che sia più adatto ai loro interessi».
A conferma del clima torbido McKinley ha dichiarato di essersi dimesso anche a causa degli sforzi di Trump e dei suoi alleati sull’acquisizione in Ucraina di «informazioni politiche negative per scopi interni», invece che concentrarsi su la politica estera americana e la sicurezza nazionale. L’interesse riguardo queste testimonianze è tale che appena le trascrizioni delle udienze a porte chiuse sono state rese pubbliche il sito della Camera è andato in tilt.

Il presidente della commissione per i servizi segreti della Camera, Adam Schiff, che sta conducendo l’indagine sull’impeachment, ha detto ai giornalisti che i comitati pubblicheranno oggi le trascrizioni delle audizioni con Sondland e con l’ex inviato negli Stati uniti in Ucraina Kurt Volker.

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